Teologo benedettino e abate del monastero di Corbie. Educato a Corbie da
Adelardo, divenne abate nell'844. Nell'849 partecipò al Sinodo di
Quierzy, nel quale fu ratificata la condanna delle dottrine di Gottescalco, suo
discepolo. Nell'851 si dimise e si ritirò in un primo tempo a St.-
Riquier e successivamente a Corbie. Esegeta, tra le maggiori figure del
rinnovamento dell'età carolingia, commentò vari libri biblici
utilizzando ampiamente la tradizione patristica. Tra le opere ricordiamo:
De
partu Virginis, De Fide, spe et caritate, Commento a Matteo, Vita Adalhardi.
La sua opera più importante è
De corpore et sanguine Domini
(831), nella quale viene sostenuta la tesi dell'effettiva mutazione del pane e
del vino durante la consacrazione, dando così il via alla polemica sulla
presenza reale eucaristica. Festa: 26 aprile (presso Soissons, Parigi 790 circa
- Corbie 865 circa).